La tanto attesa tappa italiana di World Cup per le classi olimpiche ha sorriso soprattutto alla componente femminile della squadra italiana ma non a Silvia Zennaro che proprio a Genova ha ottenuto probabilmente il suo peggior risultato da quando è entrata nel circuito. Partiamo dalle note positive che certo non sono mancate per il team azzurro, incredibile la medaglia d’argento nello skiff femminile, le triestine Carlotta Omari e Matilda DiStefano hanno concluso una strepitosa settimana entrando in Medal Race in testa alla classifica generale e sono riuscite a portare a casa uno stupendo secondo posto; bronzo nel 470 Fx con Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini in una Medal Race che vedeva impegnate anche Elena Berto e Bianca Caruso poi al 5° posto della classifica generale.

Altre note positive sono venute dalle altre classi che hanno conquistato la Medal race, due equipaggi nel Nacra 17 con Bressani – Zorzi solo per un punto giù dal podio e Tita – Bantiall’8° posto assoluto; Medal anche nel Finn con Federico Colaninno autore di un bullet nell’ultima prova di qualificazione e poi 5° in Medal e anche nella classifica generale. Non si può parlare di delusione neanche nel Laser Standard dove nessun atleta azzurro è entrato nella top ten con Giovanni Coccoluto fuori di poco, 13°, ma molti azzurri a segno nelle singole prove, un bullet in batteria per lo stesso Coccoluto, uno per Gianmarco Planchesteiner in Gold Fleet, uno in batteria anche per Matteo Guardigli, discorso a parte per Marco Gallo autore di una buona settimana di regate ma squalificato in tutte le prove per un problema di stazza riguardante la sua deriva. Niente top ten per skiff maschile, 470 Mx e Laser Radial dove è mancata Silvia Zennaromai a suo agio con le condizioni leggere di Genova tanto da finire, dopo molto tempo, in Silver Fleet e al 53° posto assoluto; meglio è andata a Carolina Albano e Floridia Joyce che hanno conquistato la Gold Fleet chiudendo rispettivamente 16^ e 23^. Per la cronaca ancora una vittoria per la danese Anne Marie Rindom che ha chiuso davanti alla cinese Dongshuang Zhang e alla svizzera Maud Jayet, poi una top ten con molti nomi inediti a riprova di una tappa un po’ “anomala”, 4^ la norvegese Line Host, 5^ la greca Vasileia Karachaliou, 6^ l’australiana Mara Stransky, 7^ la giapponese Manami Doi vincitrice della Medal Race, 8^ la malese Mohamad Latif, poi la bielorussa Drozdovskaja e l’olandese Maxime Jonker.

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